Un racconto in tre atti quello del maestro delle poste e di Dunja, sua figlia. A osservarli sarà sempre un consigliere titolare, che di volta in volta si fermerà alla stazione di posta dove tanto tempo prima gli era stato offerto rifugio e una tazza di tè. Il consigliere, fermo nella sua stabilità, vedrà nel corso delle sue tre visite una realtà che non conosce tregua. Un padre che non riesce a darsi pace, una figlia rapita da (o fuggita con?) un ufficiale russo, un piccolo mondo di provincia di cui nessuno sa niente — “Il maestro delle poste”, con tutti i più classici elementi della tradizione Russa, colpirà l’attenzione di qualsiasi amante della letteratura.
Considerato uno dei capolavori di Puskin, “Il maestro delle poste” è contenuto nella raccolta di novelle intitolata «Novelle del defunto Ivan Petrovič Bjelkin”.
Aleksandr Sergeevič Puškin (1799–1837) è stato un poeta e scrittore russo, da molti considerato il fondatore della lingua e della tradizione letteraria russa. Morto a soli trentasette anni in seguito a un duello, Puškin è riuscito a condensare nella sua breve vita una produzione di incomparabile valore artistico. Molti dei più grandi autori russi, quali Dostoevskij e Tolstoj, troveranno in Puškin la loro più grande ispirazione.
