Un uomo che ha attribuito nuove leggi fisiche all'universo, si interroga qui, non solo sulle premesse scientifiche d'un nuovo modo di concepire lo spazio e il tempo, ma anche sulle estreme conseguenze, sull'alternativa finale tra progresso e autodistruzione che oggi si pone ai popoli della terra.
Non vi è legge dell'universo che non possa essere modificata dall'esercizio della ragione, non vi è legge dei potenti che non possa essere sovvertita dal giusto desiderio dei popoli di vivere in pace e libertà.